[Esclusivo] Intervista a Matteo Berdin su GRAZIA

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Intervista
Glitter per le bambine, colori fluo per i maschietti e un sottopiede innovativo per tutti.
Così Grünland Junior è riuscita a coniugare stile e comfort nelle calzature pensate per i più piccoli.

Intervista a Matteo Berdin

Fantasia, materiali naturali e lavorazioni innovative sono le caratteristiche delle scarpe firmate Grünland Junior. Favorire il “benessere naturale fin dai primi passi“, come recita uno slogan, è la filosofia di stile dell’azienda vicentina Fratelli Berdin, di cui fa parte il marchio.

«Una corretta calzatura è alla base del benessere di tutto il corpo», spiega Matteo Berdin, amministratore delegato del gruppo.

«Il rispetto per la crescita naturale dei piedi dei bambini unito a soluzioni tecnologiche innovative sono parte dei nostri prodotti».

Nascono così collezioni che piacciono sia ai più piccoli sia alle loro mamme, perchè oltre a seguire le tendenze di moda, garantiscono il comfort del piede grazie a fibbie senza metallo, l’utilizzo di sughero naturale e suole e sottopiedi innovativi, come l’Antimicrobic, la novità di stagione.

Ci racconta di che cosa si tratta?

«È un nuovissimo sottopiede realizzato con un mix di poliuretani riciclati, che conferisce elevata traspirabilità. Ed è anche antibatterico e anatomico.»

È cambiato negli anni il mondo delle calzature per bambino?

«Si è evoluto molto, ma rimane fondamentale saper unire stile italiano e design contemporaneo con tecnologia e materiali di qualità che assicurino il benessere. La nostra è un’azienda costantemente alla ricerca di soluzioni all’avanguardia e proposte moda che mantengano uno standard etico e produttivo di alto livello. Anche per questo guardiamo al futuro con ottimismo.»

Qual è l’ispirazione per la collezione estiva?

«Abbiamo puntato su colore e stampe. Per le bambine ci sono molti dettagli glitter, mentre sfumature fluo e linee decise sono dedicate ai maschietti.»

Sono clienti più esigenti le mamme o i bambini?

«Sicuramente i bambini. Oggi la moda da 0 ai 12 anni prende sempre più spunto da quella per gli adulti e i piccoli ne sono affascinati.»

 

L’intervista è disponibile su GRAZIA Speciale Bambino n. 16 del 5 aprile 2018.

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